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domenica 13 ottobre 2013

Nel mio PLE ho citato Facebook.  Più ci penso più mi accorgo che quello che tra amici chiamiamo faccialibro è sempre più presente nella nostra quotidianità. 

Se il computer non va o se sono all'estero e non posso controllarlo liberamente questo mi mette in difficoltà,mi sento un po' tagliata fuori. Questo problema è stato in parte ovviato dall'avvento degli smartphone che ci permettono di seguire gli eventi da qualsiasi posto i troviamo.

 Ma forse non è meglio dire che hanno permesso alla tecnologia di seguire noi?



La nostra identità , il nostro IO si spezzetta in tante diverse facce nel mondo della rete, facciamo sapere dove siamo e con chi,condividiamo momenti pensieri che non condiveremmo se il tramite fosse la voce e non una tastiera ( questo problema è affrontato in maniera molto chiara e semplice nell'articolo "Desiderio e tecnologia;il problema dell'identità nell'era di internet" disponibile sul seguente sito http://www.psychiatryonline.it/node/4038 ).

Inoltre è molto attuale anche il dibattito che verte sul tema della negatività dell'uso così massiccio della tecnologia da parte degli studenti che sembra influisca negativamente sui risultati scolastici danneggiando concentrazione ed apprendimento (http://scienze.fanpage.it/l-allarme-del-sociologo-dei-media-troppa-tecnologia-danneggia-gli-studenti/)


Da studente non posso fare a meno di chiedermi : come sarebbe diverso il mio modo di studiare senza il computer? E senza Facebook avrei meno distrazioni o meno opportunità di condivisione con i miei colleghi studenti?







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